L’Isola di Augusto – EE

Domenica 12 marzo 2017

Capri e le sue Asperità

Capri – Anginola – Cetrella – Solaro – Cocuzzo – Pisco – Migliera – Guardia – Faro


Capri è un’isola di origine carsica appartenente alla penisola sorrentina. Il territorio è decisamente suggestivo e sono proprio la bellezza dei paesaggi e le numerose attrattive naturali a rappresentare il maggior vanto della località campana. Le coste, irregolari e smerlettate, accolgono scogliere, grotte e cale, di bellezza ineffabile. 

Prima che fosse realizzata la rotabile di collegamento tra Marina Grande e Capri e tra quest’ultima e Anacapri (1870-1874), il Passetiello e l’Anginola, stretti e tortuosi sentieri di montagna, costituivano la principale possibilità per recarsi da un centro all’altro dell’isola. Da Anacapri per Marina Grande si poteva usare la storica scala fenicia con i suoi circa ottocento scalini.

Il sentiero è per appassionati, poiché presenta dei tratti con svariate difficoltà, con lunghi passi in salita (dove ci si aiuta con delle catene) e dove, naturalmente, è opportuno avere un abbigliamento idoneo e soprattutto scarpe adatte. Nella prima parte di percorso si incontra un bosco a Leccio, uno dei tre frammenti di lecceta ancora presenti sull’isola, con la tipica flora mediterranea, che poi confluisce in un bosco misto a caducifoglie, che prolifera in quella zona grazie alle correnti marine che risalendo, creano l’ideale microclima.

E’ il regno di tante famigliole di funghi: porcini, chiodini, steccherini dorati e, lungo le fiancate della valletta, il prelibato pleurotus eringii (o fungo di nebbia) allo stato naturale, raro in Italia (se ne trovano in coltivazioni specializzate). Lungo la fiancata di destra, in aprile, cresce anche l’orchidea selvatica gialla, introvabile in altre zone dell’isola.

La zona di Cetrella si trova a poca distanza dalla vetta del Monte Solaro, ad un’altitudine di circa 476 metri. Si pensa che il nome derivi da un’erba odorosa di limone, “erba cetra” che qui si raccoglie, o da Venere Citerea, la leggenda infatti narra che qui sorgeva un tempio dedicato alla dea. A Cetrella nel XV secolo fu costruito l’eremo di Santa Maria a Cetrella su un vero e proprio precipizio a strapiombo su Marina Piccola.

Il Monte Solaro (m.587 slm.) è chiamato anche “Acchiappanuvole” perché, soprattutto all’alba, quando si accentua lo sbalzo termico tra mare e roccia, si forma una cortina di vapori. L’aria marina più calda e umida si condensa in nebbia sul suolo raffreddato dalla notte e viene spinta dal vento. Dove è sbarrata la strada, la nebbia sale verso l’alto e genera la caratteristica corona di nubi. Questo fenomeno può avvenire anche la sera soprattutto in autunno. Il soffio del vento apre sempre mutevoli scorci di paesaggio nella cortina di vapori e il sipario di brume si solleva e rivela l’isola di Capri sdraiata ai piedi del monte.

C’è un luogo sull’Isola di Capri dove la terra domina sul mare, dove le tradizioni contadine sono più forti di quelle marinare, dove l’odore di orti e dei giardini è più forte di quello del mare. E’ la zona della Migliera, all’estrema punta meridionale dell’isola, nella zona alta di Anacapri, dove il mare brilla azzurro e lontano oltre i vigneti di uva bianca che regalano un vino dolce e leggero.

Il Faro di Punta Carena troneggia all’estremità sud-occidentale dell’isola di Capri, sulla penisola del Limmo, nome che deriva dal latino limen e significa confine. Oltre c’è solo mare e mare fino alla Sicilia.



Ovviamente l’adrenalina sale quando si sente parlare di Capri ed è così, ma il percorso presenta strapiombi non adatti a chi soffre di vertigini e richiede una certa propensione all’escursionismo!

Raccomandiamo l’uso di scarpe da escursionismo antisdrucciolo, e copricapi vari per ripararsi dal sole e dal vento.

L’appuntamento, sarà al porto di Sorrento alle 7:20 (circa e non oltre), poichè ci imbarcheremo sulla nave veloce della Caremar delle ore 7:45 (costo di andata e ritorno di circa 29,00€).

Per coloro che ci vorranno raggiungere da Napoli e dintorni, ci vediamo a Marina Grande intorno alle 8:30.

Il rientro con la stessa imbarcazione alle 18:45 dal porto di Capri per Sorrento.


La partecipazione alle escursioni è aperta ai soci ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti. La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale. Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione. L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.

Sentiero del Professore – EE

Domenica 19 Febbraio 2017

Chianiello – Monte Cerreto m.1316.

circuito di circa 15 Km. A.R. - dislivello di 1.100 m.

il Monte Cerreto è la seconda cima più alta dei Monti Lattari, percorreremo tutto il sentiero cosiddetto “del professore” dal Chianiello fino in cima dove sorgeva il tempio di Ocialan.( piccola descrittione dei moscardini…)



L’Appuntamento per i soci della penisola sorrentina è alle 8:00 vicino al bar “La Siesta” in Sant’Agnello, mentre per coloro che provengono da fuori penisola ci vediamo qui ad Angri alle ore 9:00. 

Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo, abbigliamento a strati, altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.

Colazione a sacco, ed il rientro previsto nel pomeriggio.


La partecipazione alle escursioni è aperta ai soci ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti. La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale. Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione. L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.

Pedamentina di San Martino

Sabato 11 febbraio 2017

Pedamentina di San Martino

5° appuntamento de “A Spasso nell’Arte”


« Scale mobili sotto la luna, diagonali e passaggi segreti, un cammino che esiste da sempre, il tesoro della città antica »

(E. Bennato, “La città obliqua”)

La Pedamentina è un complesso sistema di discese gradinate; con i suoi 414 scalini collega la Certosa di San Martino al centro storico della città (in particolare al corso Vittorio Emanuele). Questa strada fu iniziata nel XIV secolo dagli architetti Tino di Camaino e Francesco de Vito per agevolare il trasporto del materiale necessario alla costruzione della Certosa di San Martino i cui lavori ebbero inizio nel 1325 per volere di Carlo di Calabria primogenito di Roberto d’Angiò. All’inizio la Pedamentina è formata solo da alcuni tornanti che risalgono la collina con andamento ampio e regolare come appare nella carta di Duperac Lafrery del 1566. Solo in seguito, con l’accrescersi del suo utilizzo e l’inserimento nel perimetro murario, vengono costruite le scale, così come rappresentate nella pianta del Duca di Noja. (cfr. Anna Liliana Mazzitelli Le pedamentine di Napoli)
Al Corso Vittorio Emanuele la pedamentina sbuca alle spalle dell’Ospedale Militare e raggiunge il centro attraverso la discesa di vico Trinità delle Monache e via Pasquale Scura, la vecchia via dei Settedolori, dal nome della chiesa dei Sette Dolori che vi si affaccia. Questo spiega anche perché la pedamentina venga indicata dall’indice Carletti della mappa del Duca di Noja come “Discesa dal Castello per la via S.Maria dei 7 Dolori”.
Il percorso è molto interessante anche da un punto di vista paesaggistico, in quanto costeggia gli orti e i giardini della vicina Certosa, oltre ad offrire pregevoli vedute sulla Baia di Napoli.



L’appuntamento è sul treno in partenza da Sorrento alle 13:07 con arrivo Napoli nella stazione di piazza Garibaldi.  Per info 3384203016.  Vi aspettiamo.


La partecipazione alle escursioni è aperta ai soci ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti. La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale. Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione. L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.

 

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