Vi inoltriamo la lettera ricevuta poco fa della ns. presidente FIE Mimmo Pandolfo:
Carissimi Presidenti, Carissimi Tesserati, Carissimi simpatizzanti
abbiamo aspettato con trepidazione e viva attenzione l’arrivo di comunicazioni rassicuranti sulla pandemia in atto, che conseguentemente consentissero l’adozione di norme e di comportamenti sociali, individuali e di gruppo, maggiormente svincolati dalle precauzioni a cui tutti siamo obbligati, dalle normative promulgate dagli Organi dello Stato e dal buon senso. Purtroppo, ad oggi, questa attesa è risultata infruttuosa, visto che non sono intervenute novità di rilievo riguardanti le attività che ci vedono coinvolti.
Come a tutti è ben noto, le norme adottate fin dalla comparsa della pandemia causata dal COVID-19 (Corona virus), al fine di contenere il contagio, hanno imposto notevoli e pesanti restrizioni alla nostra autonomia. Tante norme si sono succedute fino ad arrivare all’attuale quadro normativo che fa riferimento al Decreto Legge n. 33 del 16 maggio 2020, al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, alle Ordinanze delle Regioni.
Questi provvedimenti legislativi, di fatto, hanno consentito la ripresa delle attività produttive con l’adozione di protocolli e linee guida, hanno previsto, ad esempio, una limitata apertura ai comportamenti individuali consentendo l’attività motoria individuale (DPCM 17 maggio 2020 – Art. 1, lettera f) ma hanno reiterato le restrizioni introdotte con precedenti atti normativi – vedi punto 8 dell’art. 1 del D.L. n. 33/2020 che recita:
“8. E’ vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e fieristico, nonche’ ogni attività convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici, con le modalità stabilite con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020.”
Questo è il quadro attuale! Da più parti sono arrivate richieste di chiarimenti sulla possibilità di riprendere la normale attività associativa da parte delle Associazioni. Come detto sopra, l’unica cosa certa è la possibilità di svolgimento dell’attività individuale.
Non sappiamo se nei prossimi giorni le condizioni e l’andamento della pandemia consentiranno agli Organi politici della Nazione di adottare una normativa che permetta la ripresa delle nostre attività escursionistiche, della vita delle nostre Associazioni: possiamo solo augurarci che questa situazione abbia imboccato la strada della sua risoluzione positiva. Se ciò sarà vero potremo tornare alle nostre sane abitudini, camminando per sentieri.
Vi chiediamo di essere portatori della necessaria ulteriore pazienza e del senso di responsabilità finora manifestato per poter affrontare in modo adeguato il prossimo futuro, con l’augurio di poterci ritrovare tutti, uniti, insieme per riprendere in maniera corale il nostro cammino!
Il Presidente federale e l’Ufficio di Presidenza