Domenica 11 dicembre 2011
«Questo monte varia nell’altezza: il giogo più alto è il Fageto, il quale con una cima bicipite s’erge assai in sopra, ove è situata la chiesetta di S. Michele Arcangelo, la quale ha le mura di fabbrica, il tetto di legno. Per determinare l’altezza della sua cima mi sono avvaluto del barometro. Il freddo è ivi considerabile, non arriva però a quel grado cui giungerebbe se fosse lontana dal lido marino. La parte del monte che guarda il nord, anche per essere dirupata ed alpestre è quella ove regna un freddo eccessivo, dinotando e le piante boreali cui vi allignano, e le sorgenti di acqua freddissima».
Con queste parole, nel 1779, Filippo Cavolini apriva il suo scritto dal titolo Saggio di Storia Naturale dell’estremo ramo degli Appennini che termina dirimpetto l’isola di Capri, e con queste parole noi vi vogliamo presentare la scheda del circuito sul monte Faito.
Si presenta sicuramente un’escursione di alto interesse naturalistico, ma anche di elevata difficoltà in quanto ci saranno dislivelli da superare di circa 1000 metri in salita e soprattutto in discesa. Il percorso vero e proprio avrà inizio nei boschi di Quisisana, ma dovremo raggiungerlo dalla stazione della circumvesuviana di Castellammare e quindi percorreremo inizialmente antiche stradine popolari della cittadina stabiese.
Arrivati alla “Fontana del Re” ci dirigeremo verso Pimonte e percorsi circa 100 metri imboccheremo il sentiero CAI, detto “Sentiero dell’Angelo” che ci porterà su attraversando il “Pizzo delle Monache” fino a raggiungere la sorgente “Acqua dei Porci”. Da qui sotto gli alti abeti giungeremo al belvedere dove potremmo pranzare per poi scendere giù a Vico Equense percorrendo l’antica “Via delle Neviere”.
Appuntamento previsto alla stazione della Circumvesuviana di Piano di Sorrento per le ore 7:15 circa per poter prendere il treno delle ore 7:22 in partenza da Sorrento, (quindi puntuali).
Il solito “sacco” per la colazione, e muniti di scarpe adeguate e abbigliamento a “cipolla”.
Il rientro, dalla stazione di Vico Equense, sarà sicuramente nel tardo pomeriggio.
La partecipazione all’escursioni naturalistiche è libera priva da ogni forma di imposizione e l’adesione alle escursioni viene data in uno stato di totale coscienza da parte del partecipante. L’associazione e gli organizzatori delle escursioni sono esonerati da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona od a cose occorse nella effettuazione dell’escursione deve intendersi coperta dal consenso dato dal partecipante che ne assume tutta la responsabilità della sua partecipazione e presenza all’escursione naturalistica. Ogni escursione può essere modificata o soppressa da parte dell’associazione per motivi organizzativi o meteorologici.