Sarà una giornata nell’insegna dell’amicizia e dell’amore in ricordo di Modestino D’Antonio.
L’escursione si svolgerà dal rifugio de “Il Chianiello” fino a giungere nel borgo di Corbara e ritorno.
Info di Riepilogo:
– Distanza
km. 6;
– Dislivello
m. 280;
– Durata
h. 2:30 A/R (esclusa soste);
– Difficoltà
E – escursionistica.
Accompagnatori: Francesco Saverio Gargiulo – Salvatore Donnarumma.
L’appuntamento è alle ore 7:30, sulla chiesa di Meta per i “peninsulari”, mentre coloro che ci raggiungono da fuori penisola, l’appuntamento è previsto in via Monte Taccaro – Angri (SA) (clicca qui) alle ore 8:30.
La colazione sarà offerta dall’Associazione Il Chianiello, servirà solamente acqua per l’escursione e le vettovaglie – rientro nel tardo pomeriggio.
La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro venerdì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di 10,00 €.
La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.
Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, siamo in montagna e quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.
Per garantire il rispetto degli altri partecipanti e delle tempistiche non sarà tollerato ritardo; Durante l’escursione è doveroso mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri partecipanti;
Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.
L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.
Castello di Lettere – Grotta di San Benedetto – sentiero CAI 346 – Rifugio Chianiello – sentiero CAI 340a – Castello di Lettere.
“I Goti venian spinti all’ardire dalla disperazione in cui erano; i Romani, quantunque li vedessero quasi forsennati, resistevano con ogni potere, arrossendo di cedere davanti ad inferiori. Gli uni e gli altri giravansi con furore su quei che avean vicini, quelli cercando la morte, questi la gloria”
(Procopio di Cesarea – Storia delle Guerre di Giustiniano – libro VIII – 553 d.C)
Il sentiero di Teia – l’ultimo re dei Goti
Ottobre del 552 d.C, la ventennale guerra gotica, fortemente voluta dall’imperatore romano d’Oriente Giustiniano I per togliere il controllo dell’Italia agli Ostrogoti, è al suo tragico epilogo.
Il generale Belisario prima e Narsete poi, alla guida dell’esercito Romano d’Oriente, a costo di sanguinosissime battaglie, assedi e saccheggi hanno ripreso Ravenna, Roma e Napoli. Il re dei Goti Totila è morto in battaglia, resiste solo Cuma (che custodisce il tesoro dei Goti) e altri piccoli centri. Il nuovo re dei Goti Teia, per difendere Cuma, con quello che resta del suo esercito, si è spostato sulla riva meridionale del Sarno, in prossimità della foce, alle pendici dei Monti Lattari. Qui vorrebbe riorganizzarsi, grazie anche ai rifornimenti che arrivano dal mare. L’esercito di Narsete si è attestato sulla riva nord ed è iniziata una guerra di posizione da oltre un mese.
L’equilibrio è rotto da Narsete che riesce a bloccare i rifornimenti per i Goti, convincendo la flotta ad allontanarsi. Teia è costretto, allora, a muovere il suo esercito verso le colline di Lettere e le vene del Mons Lactarius (il Cerreto), alla ricerca di selvaggina e altro cibo per sfamare l’esercito. Ma i Lattari sono privi di villaggi abitati e avari di selvaggina e altro cibo, mosso da disperazione, Teia decide di effettuare una sortita, ridiscendendo dai monti per sorprendere in campo aperto il nemico che, nel frattempo, si è attestato a sud del Sarno, nel territorio che oggi rientra nel comune di Sant’Antonio Abate (in prossimità della località conosciuta come Pozzo dei Goti).
La battaglia, definita la più lunga e sanguinosa dell’Alto Medio Evo, durerà due giorni. Neanche la morte in battaglia del valoroso re Teia riesce a fermare la carneficina, i guerrieri Goti preferiscono morire piuttosto che arrendersi. Il generale Narsete ha cercato ed infine ottenuto una mediazione, avendo promesso l’onore delle armi ai Goti, ormai stremati, se si fossero arresi e sottomessi all’imperatore romano. Così fu, anche Cuma e le altre enclave gotiche si arrendono nei successivi anni, il regno d’Italia Ostrogoto è finito.
Giustiniano riorganizzò amministrativamente dal 554 d.C (Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii) le martoriate province italiane, con magister militum nominati dall’esarca di Ravenna, che saranno poi insieme ai vescovi l’embrione dell’organizzazione ducale medievale. La Campania vedrà il fiorire per oltre 5 secoli dei ducati di Napoli, Sorrento e Amalfi, sotto un’influenza bizantina sempre più fievole, di fatto in seguito indipendenti e contrapposti ai nuovi ducati longobardi di Benevento e Salerno. Nasceranno sempre nel VI secolo d.C, inoltre, il monachesimo cenobitico benedettino e quello eremitico basiliano.
E’ con la consapevolezza di questi eventi lontani, che però hanno influenzato tutto il Medio Evo e contribuito a formare quello che oggi siamo, che si propone questa escursione, aperta alle associazioni FIE, nel territorio teatro e spettatore degli spostamenti di quelle genti, dell’epica battaglia e dei suoi risvolti storico-politici.
Partiremo dal Castello di Lettere (fatto costruire dal duca d’Amalfi Mansone I nel X secolo d.C. e poi ampliato da Normanni, Svevi e Angioini con la cattedrale e le torri cilindriche). Che però visiteremo alla fine del circuito che si aprirà con la breve deviazione alla chiesa rupestre di San Benedetto alle Venelle (risalente all’XI secolo), posta nelle grotte carsiche della Vena Perciata, di fronte alla collina del castello. Seguiremo poi il sentiero CAI 346 fino al belvedere del rifugio del Chianiello, sentiero che domina la sottostante piana fra Sant’Antonio Abate e Angri, lungo le propaggini delle vene settentrionali del Cerreto. Dopo la sosta pranzo ritorneremo verso Lettere seguendo il sentiero più alto CAI 340a, fino alle località di Orsano e San Martino, per ascendere infine al colle di San Nicola del Vaglia per visitare il castello (presumibilmente verso le 17:00).
Info di Riepilogo:
– Distanza
km. 10;
– Dislivello in salita
m. 400;
– Durata
h. 6 + 1 visita castello (esclusa soste);
– Difficoltà
E – escursionistica.
Accompagnatori: Gaetano Astarita – Giovanni Russo.
L’appuntamento è alle ore 9:00, nei pressi del castello di Lettere (Via San Nicola Castello). E’ possibile parcheggiare nell’area di fronte all’ingresso del castello o lungo la strada 100 metri più in basso, in prossimità del cimitero e dell’inizio del circuito CAI 346.
Colazione al sacco e rientro nel tardo pomeriggio.
La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro venerdì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di 10,00 €.
La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.
Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, siamo in montagna e quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.
Per garantire il rispetto degli altri partecipanti e delle tempistiche non sarà tollerato ritardo; Durante l’escursione è doveroso mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri partecipanti;
Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.
L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.
Paipo – Capo Muro – M.te Catello (m. 1.393) – intersecazione Colle Garofalo CAI 329a – Capo Muro – Paipo.
Sui Monti Lattari c’è un’infinita possibilità di visite escursionistiche, ma ovviamente quelle più “appaganti” prevedono la salita su una delle cime più alte del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi.
Il percorso iniziale si sviluppa tutto in salita sino ad affrontare la pietraia di circa 150m in direzione NE sul crinale che conduce alla sella di Capo Muro presso la caratteristica formazione rocciosa detta “il fungo”.
In questa prima parte del percorso l’habitat è mutevole, sul versante esposto ai venti del mare predominano il carrubo e l’olivastro, tipici della macchia mediterranea, poi risalendo il crinale sulla fascia intermedia prevalgono il leccio la roverella e arbusti come il corbezzolo e l’erica; alle quote maggiori abbondano il castagno e l’ontano, ma anche il carpino, il frassino e il faggio. Superato facilmente il bosco, il percorso diviene man mano più insidioso: la macchia mediterranea cede il posto ad un habitat molto più selvaggio, simile alle dolomiti, grazie alla presenza di rocce calcaree esposte che rendono impegnativa l’ascesa. Da Capo Muro inizia la salita più impegnativa che ci porterà alla cima del Monte Catiello o Caldara (1393 m), seguendo le tracce del sentiero 329e, in circa 1 h.
L’appuntamento per i residenti è alle 7:30 dalla Basilica di Meta, mentre per coloro che ci raggiungeranno da fuori penisola l’appuntamento è alle 8:30 al Belvedere di Paipo (Agerola) vedi indicazioni qui.
Colazione al sacco con rientro in serata.
La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro venerdì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di 10,00 €.
La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.
Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.
Per garantire il rispetto degli altri partecipanti e delle tempistiche non sarà tollerato ritardo; Durante l’escursione è doveroso mantenere un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri partecipanti;
Le escursioni ULYXES, coerentemente con la loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi ed ai pericoli inerenti la pratica dell’escursionismo in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni giornaliere accettano tali rischi e sollevano l’associazione ULYXES, gli organizzatori e i collaboratori delle predette escursioni da qualsiasi tipo di responsabilità per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.
L’escursione potrà essere rinviata per motivi legati alle cattive condizioni meteorologiche, previo avviso su questo stesso sito.
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