Le Torri extra-moenia di Sorrento
“Per apprezzare al meglio il vantaggio della straordinaria posizione di Sorrento entro il suo miglio scarso di mare e di monti, infilatevi in una delle serpeggianti stradine che rimontano i colli… Tra muraglioni inondati di verde, al di là dei quali si scorgono aranceti ricoperti da ampie stuoie, il sentiero pavimentato alla buona si inerpica lungo un pendio crescente, silenzioso e deserto. Come la coda di un serpente si snoda costeggiando antiche edicole dalle maioliche blu e scuri rivoleteti d’acqua: e cosi una volta, e due, e sempre. All’improvviso il muro s’interrompe e l’immenso panorama, che non ci abbandona un attimo lungo la costa, è di nuovo disteso innanzi a noi, e sembra davvero rinnovarsi e magnificarsi”
(S. Fitzgerald – 1903)
Con il nono appuntamento di Cammina Penisola vogliamo continuare il viaggio alla riscoperta dei tesori ambientali e storico-culturali dei casali all’interno del territorio comunale di Sorrento, alla ricerca di tracce delle torri di difesa cinquecentesche extra-moenia, sia nella pianura che sulle colline occidentali.
E infatti, senza allontanarci di molto dalla cinta muraria del centro storico, sono almeno due le torri che, mimetizzate, abbiamo già incontrato: la torre Andrea Romano (inglobata nell’Hotel Michelangelo) e quella nella Diramazione Vicoli Rota, entrambe nella località Marano.
Risalendo il Vallone dei Mulini lungo Via Fuorimura, immaginando l’antica Porta del Piano, il Castello e la cinta muraria orientale, ecco che un’altra torre appare alla vista: quella di Villa Manning, mentre all’inizio di Via Talagnano un’ulteriore torre è parte integrante della casa prima rustica.
Proseguiremo in salita per raggiungere Sant’Agata, per il meno conosciuto camminamento, ma non per questo meno suggestivo ed interessante. Seguiremo, infatti, uno dei due rami del vallone (quello di Cesarano- Casarlano che, con l’altro ramo di Casa Rufolo, poi confluisce in quello dei Mulini) lungo Via Atigliana (Nuova e Vecchia) e Via Zatri. La sorgente di Atigliana, la Cappella gentilizia di Sant’Anna della famiglia dei Donnorso e la calcara di Zatri sono alcuni dei punti di interesse che incontreremo, oltre al panorama e al costone calcareo, ricco di anfratti, che sorregge la selva delle Tore.
Da Via Termini (una volta confine fra i comuni di Massa Lubrense e Sorrento), dopo una sosta nel borgo di Sant’Agata, riprenderemo il cammino ridiscendendo per Via Pagliaio di Santolo, stradina cara a Salvatore di Giacomo, lungo il Circumpiso. Che lasceremo presto, però, per Via Li Schisani, dopo esserci affacciati nel Vallone di Casa Rufolo e aver intercettato l’ennesima torre. La deviazione su Via Li Schisani ci consentirà di raggiungere il cuore della frazione Priora, posta al confine fra i due comuni di Sorrento e Massa Lubrense, nel territorio di quest’ultimo era stata inserita nel XV secolo prima di ripassare a Sorrento nello stesso secolo. Nel borghetto alle spalle della Chiesa di Sant’Atanasio, potremo ammirare alcuni palazzetti interessanti, uno dei quali ingloba un’altra torre, quella dei Sersale,
Ma la torre meglio conservata, anche questa privata, sarà ammirata, ridiscendendo per Via Parise. Non lontano da essa, infatti, sulla collinetta, emerge la torre dei Mastrogiudice, forse il manufatto più importante e meglio conservato di tutte le torri extra-moenia di Sorrento, considerando anche la Planities.
Lasciata Via Parise, ci immetteremo su Via Capodimonte che ci riporterà a Parsano fra panorami mai banali. Qui, immaginando la porta di Massa e il Ponte sulla Sorgente della Neffola, seguiremo la cinta delle mura meridionali, sopravvissute alla furia devastatrice del rinnovamento urbanistico di Sorrento della fine del ‘800. I 4 bastioni di epoca vicereale (di San Valerio o di Parsano, di Sant’Antonino o di Sovradonno, di Sant’Atanasio o di Bagnagatta, di San Renato o di Sant’Agnello) sono ancora li indomiti a testimoniare, insieme alla porta Greca di Parsano Nuovo, che Sorrento fu città arcigna ed indomita, dal Medio Evo e fino al ‘600.
Informazioni di Riepilogo:
Distanza 6 km. |
Dislivello 300 m. |
Durata 4 h. |
Difficoltà T. |
L‘appuntamento è in Piazza Tasso a Sorrento, Sabato 28 Ottobre 2023 alle ore 14:30
La partecipazione alle escursioni è aperta a tutti i soci FIE ed, eccezionalmente, anche ai non soci e simpatizzanti utilizzando la polizza temporanea giornaliera compilando il modulo scaricabile qui, comunicando entro giovedì sera le proprie generalità e codice fiscale e una quota occasionale di € 5,00.
La copertura assicurativa, in caso di infortunio riguarda SOLO i soci in regola con il versamento della quota sociale.
Ricordiamo sempre che le nostre escursioni prevedono dei tratti in pendenza e/o con tracciati sterrati, quindi munitevi sempre di scarpe adeguate da escursionismo con suole antisdrucciolo e possibilmente in goretex, abbigliamento a strati (con ricambio), altrimenti saremo costretti a farvi rinunciare alla escursione stessa.
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