Luminaria al Sentiero degli Dei

Venerdi 3 Agosto 2012

Anche quest’anno si rinnova la magia della luminaria di San Domenico.

Tale devozione si tramanda dal 1606, dalla venuta dei frati Domenicani della Sanità di Napoli.

La Luminaria di San Domenico ha un preciso significato: la mamma di San Domenico, prima di partorire, sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il Mondo, a significare che il nascituro avrebbe portato in tutto il Mondo la Parola di Dio.

La festività di San Domenico è preceduta da un triduo, durante il quale si realizza questa affascinante e suggestiva tradizione che vede la partecipazione di tutti i cittadini di Praiano, i quali, con delle singolari ed affascinati illuminazioni a cera, adornano le terrazze, le finestre, le stradine e le cupole delle abitazioni. Ancora più suggestivo è il decoro di piazza San Gennaro che ogni sera viene illuminato da circa tremila candele.

Anticamente le fiaccole venivano create anche con barattoli di latta, stracci, olio, strutto irrancidito e petrolio e si realizzavano anche grandi falò nei giardini, conservando per tutto l’anno, i rami secchi e tralci di vite (le cosiddette “fascine”).

Questo evento si realizza da ben 400 anni, ma è stato ripreso e valorizzato dall’ Amministrazione Comunale nel 2001, su idea del comitato di promozione turistica di Praiano (poi divenuto associazione Pelagos).

In collaborazione con il Comune e l’Associazione Pelagos di Praiano, venerdì sera anche noi dell’Associazione Ulyxes illumineremo il Sentiero degli Dei con fiaccole di latta e olio, (senza incendiare il mondo…!) ma per rivivere l’emozione della tradizione di tutti i cittadini di Praiano e per divulgare la “parola della natura”.

Coloro che desiderano partecipare sono pregati di prenotarsi entro e non oltre giovedì 2 agosto 2012 attraverso i numeri (3384203016 − 3341161642 − 3496716377).

Obbligatorio munirsi di torce e scarpe adeguate con suole antisdrucciolo.

La quota di partecipazione è di euro 10,00 (per i non iscritti all’associazione) e di euro 5,00 (per gli iscritti) e comprenderà una simpatica cenetta al chiaro di luna.

L’appuntamento è previsto per le 19:30 antistante il parcheggio della località Nocelle (dopo Montepertuso), con rientro in tarda serata.

 

La partecipazione all’escursioni naturalistiche è libera priva da ogni forma di imposizione e l’adesione alle escursioni viene data in uno stato di totale coscienza da parte del partecipante. L’associazione e gli organizzatori delle escursioni sono esonerati da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona od a cose occorse nella effettuazione dell’escursione deve intendersi coperta dal consenso dato dal partecipante che ne assume tutta la responsabilità della sua partecipazione e presenza all’escursione naturalistica. Ogni escursione può essere modificata o soppressa da parte dell’associazione per motivi organizzativi o meteorologici.

Notte dei Suoni Perduti…

Sabato 7 e Domenica 8 luglio 2012

Bivacco a Santa Maria dei Monti – Difficoltà E

Le nostre escursioni sono state sempre caratterizzate da ricordi impressi nella memoria attraverso sensazioni caratteristiche legate ai suoni e i profumi del giorno, come il canto degli uccelli, un fruscio fugace di una lucertola o l’acre odore dell’Allium Triquetrum. Stavolta scopriremo i suoni ed i rumori naturali che fanno parte di quegli attimi oramai perduti che appartengono a quell’atmosfera priva di colori ma ricca di emozioni che è la notte.

Appuntamento alle ore 17:30 al bar “La Siesta” in Sant’Agnello, da lì in carovana raggiungeremo Agerola attraverso la SS.366. Per gli altri che vengono da fuori la Penisola Sorrentina, l’appuntamento è alle 18:15 appena usciti dalla galleria.

Il rientro è previsto per la tarda mattinata di domenica.

Colazione a sacco.

Vi ricordiamo sempre di utilizzare scarpe adeguate a questo tipo di escursione, ovvero con suola scolpita e di indossare abbigliamento cosiddetto a “cipolla”.

Per l’occasione tutto ciò che può servire per una notte in tenda!

La partecipazione all’escursioni naturalistiche è libera priva da ogni forma di imposizione e l’adesione alle escursioni viene data in uno stato di totale coscienza da parte del partecipante. L’associazione e gli organizzatori delle escursioni sono esonerati da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona od a cose occorse nella effettuazione dell’escursione deve intendersi coperta dal consenso dato dal partecipante che ne assume tutta la responsabilità della sua partecipazione e presenza all’escursione naturalistica. Ogni escursione può essere modificata o soppressa da parte dell’associazione per motivi organizzativi o meteorologici.

 

Pellegrinaggio al Convento di San Nicola – Minori – E

martedi 1 maggio 2012

Circuito del Vallone Sambuco: Minori, Torello, Ravello, Lacco, Sambuco, convento di S.Nicola, S.Gineto, Parrella, Minori.

In occasione dei festeggiamenti a San Nicola, effettueremo questa splendida escursione che raggiungerà l’apice con lo spettacolo antropologico che si svolgerà sul colle che sovrasta Minori.

Sull’altura dei monti di Forcella giace il profanato convento di San Nicola, un tempo di frati agostiniani eremitani. Vedesi situato su di un vertice sporgente di una deliziosa collina, sovente bersagliato da’ fulmini all’infuriar della tempesta. Quivi abita la calma, la solitudine ed un profondo silenzio. La serenità di quel cielo ridente, l’aria salubre che vi si respira, quel romitorio posto sull’erto pendio e coronato intorno intorno di verdeggianti colli, inspirano una grata energia al cuore, e tutto invita trattenersi in si ameno soggiorno.

Da quel vertice si scopre, come in un amplissimo quadro, il limpido e cristallino mar Tirreno, solcato da candide vele e barchette di pescatori. Di là osservarsi il torreggiante Falezio, dominatore della sottostante contrada di Maiori, ed il promontorio di Capo d’orso tanto spaventevole e pericoloso ai naviganti. Ad un girar del guardo vedesi giù e su una disuguaglianza di colli, vestiti di elci, castagne, quercie ed arbusti, che in lunga catena si protendono e si congiungono al nord colla giogaia finitima di Tramonti e di Ravello.”

Scrive Matteo Camera nella sua opera “Memorie storico-diplomatiche dell’antica città e ducato di Amalfi” pubblicata nel 1881.

In quel luogo esisteva già a partire dal I secolo a.C. un minimo insediamento che poi portò alla fondazione di Minori. Intorno all’anno mille, sempre sul colle e nei dintorni, esistevano ben quattro chiese, cui si aggiunse un secolo dopo quella di San Nicola, voluta da marinai e pescatori di Minori per onorare il santo di Bari e di Mira e che dovette costituire un valido punto di riferimento sia geografico che naturale cui rivolgere il cuore e la mente.

Fino al XVII secolo si alternarono per la chiesa di San Nicola periodi di abbandono e momenti di grande sensibilità . Una nuova ed energica ansia spirituale mosse il vescovo di Minori Tommaso Brancolino a chiamare nel territorio della sua diocesi i frati agostiniani ed il 1° aprile del 1628 furono a questi consegnate le chiavi della chiesa collinare e subito iniziarono i lavori per edificare il convento grazie alle generose e continue donazioni del popolo minorese. Nel 1638 i lavori erano conclusi e cinque frati agostiniani si stabilirono nel convento.

Ma dopo solo 28 anni la vita e l’attività del convento ebbero fine: in primis il convento venne soppresso in virtù della bolla “Instaurandae” del papa Innocenzo X del 1652 che decideva la riorganizzazione conventuale e poi per l’epidemia di peste del 1656 che colpì tutto il Regno di Napoli. La popolazione minorese scese da mille a poco più di cento persone. Per il convento di San Nicola cominciò il declino e l’abbandono: prima cessò la vita cenobitica poi furono venduti i beni appartenenti al convento dalla curia minorese e non furono più assicurate opere di manutenzione. Vennero sul convento nel ‘700 alcuni eremiti che trovarono su questo colle non soltanto solitudine e silenzio, ma anche da sostenersi coltivando le terre e gli orti abbandonati.

Fino al 1798 e i conseguenti provvedimenti napoleonici, la chiesa e il convento resistettero alle intemperie grazie all’impegno di custodia dei vari eremiti succedutesi fino ad allora. Nell’ottocento e per metà del secolo scorso a San Nicola ci fu veramente solo silenzio, solo il passaggio di qualche avventuroso viaggiatore di montagna. Poi cominciarono i pastori con le greggi e i boscaioli a ritornare a frequentare per lavoro il colle di San Nicola, le pecore e le capri presero a ricoverarsi nella chiesa e tra i resti del convento. Poi man mano risalirono anche i fedeli, il sentiero fu di nuovo reso agibile e nuovi fermenti cominciarono a spuntare. Nel 1980 sorse il “Comitato per la ricostruzione di San Nicola”, fu ricostruita la chiesa e si mise mano alla ristrutturazione del convento che continua, malgrado incomprensioni e rallentamenti vari, ancora oggi.

§ ° § ° §

L’appuntamento per questa escursione è previsto alle ore 7:30 al bar “La Siesta” di S.Agnello.

E’ consigliata la colazione a sacco e un abbigliamento cosiddetto “a cipolla“. Viste le previsioni si consiglia di munirsi di acqua per un consumo personale, cappellino e crema solare.

Il rientro è previsto per il tardo pomeriggio.

La partecipazione all’escursioni naturalistiche è libera priva da ogni forma di imposizione e l’adesione alle escursioni viene data in uno stato di totale coscienza da parte del partecipante. L’associazione e gli organizzatori delle escursioni sono esonerati da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona od a cose occorse nella effettuazione dell’escursione deve intendersi coperta dal consenso dato dal partecipante che ne assume tutta la responsabilità della sua partecipazione e presenza all’escursione naturalistica. Ogni escursione può essere modificata o soppressa da parte dell’associazione per motivi organizzativi o meteorologici.

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