Walk of Life

Domenica 29 maggio 2011

Punta Campanella

Partecipa anche tu al Cammino per la Ricerca, attraverso un’iniziativa di Telethon e Federparchi, Ulyxes ti accompagnerà a Punta Campanella area territoriale della Riserva è caratterizzata da un’omogeneità paesaggistica e naturalistica di rilevanza mondiale, dalla qualità storica e culturale dei siti, dalla presenza di insediamenti turistici, di artigianato agro-alimentare e artistico, da attività commerciali e servizi turistici di elevata qualità. Per la natura calcarea della penisola, la zona è stata soggetta ad intensi fenomeni carsici che hanno prodotto un numero considerevole di cavità emerse, divenute subacquee a seguito di movimenti tettonici e dell’innalzamento del livello del mare. Tra le più spettacolari, la Grotta della Cala di Mitigliano nella quale, a poca profondità, si può esplorare il suggestivo mondo delle grotte oscure sottomarine. Luogo in cui nell’antichità sorgeva il tempio di Atena – Minerva. Il Promontorio Ateneo, come lo chiamavano i greci, ha ospitato nel corso dei secoli, per ragioni di culto o militari, templi e stazioni di commercio, opere difensive e ville patrizie. Oggi, però, non resta quasi nulla di queste opere.


Nei pressi della torre c’è un’antica scalinata che conduce fino alla grotta delle Sirene, cavità in cui il riverbero delle onde del mare, assieme ai soffusi riflessi che si insinuano da tre aperture attigue, contribuisce ad incrementare quell’aura mistica già brulicante di leggende. Lungo questa discesa a mare è scolpita, sulla parete rocciosa, un’epigrafe rupestre in lingua osca del II secolo a.C. Essa, scoperta nel 1985 dal prof. Mario Russo, menziona i nomi dei tre Meddices Minervii (Magistrati di Minerva) che appaltarono i lavori di costruzione dell’approdo e della scala di levante che conduceva al santuario.
E’ necessaria circa un’ora, percorrendo l’antica via Minervia (ancora parzialmente pavimentata con il basolato romano), per fare ritorno alla piazza di Santa Croce. E’ questo il momento più rilassante dell’ intera passeggiata, l’occasione ideale per contemplare

quello scenario che un tempo fu il regno delle mitiche Sirene e della navigazione di Ulisse. Durante la salita sarà bene voltarsi indietro per ammirare il Monte San Costanzo che, con il calare della luce, ci mostra tutta la sua candida e spoglia roccia, e lascia intuire il significato del suo antico nome di Monte Canuto. Dopo poche centinaia di metri la Torre di Fossa Papa, dall’alto della sua elegante maestosità, sembra ora salutare la nostra passeggiata prima del tratto conclusivo che affaccia sulla spettacolare cala di Mitigliano.

Per partecipare bisogna prenotare presso la Pro-Loco di Piano di Sorrento telefonando a Domenico Cinque cell. 3290052687 o scrivendo a info@prolocopianodisorrento.it

Ritrovo ore 9:00 Piazza Cota, dove un autobus ci condurrà a Termini e terminata l’escursione ci riporterà indietro a Piano di Sorrento.

Le nostre foto

DOMENICA 15 MAGGIO: GIORNATA DELLE ORCHIDEE SPONTANEE

Il gruppo ULYXES organizza DUE escursioni per osservare le orchidee spontanee.
A SASSANO – Valle delle Orchidee per l’intera giornata ( info sul sito wwws.ulyxes.it e nell’articolo seguente).
A MONTE COMUNE per mezza giornata “Orchidee spontanee della Penisola Sorrentina” con partenza alle ore 8:00 dalla Siesta. Escursione in quota da evitare a chi soffre di vertigini.

Il viaggio alla scoperta del territorio di Vico Equense si snoda nella parte collinare, ben rappresentata da Monte Comune, una collina di natura calcarea, alta 877 metri, con le pendici rivolte a Nord ricoperte di castagneti cedui, da tempo immemorabile utilizzati dall’uomo per ricavarne pali per pergolati e legname per la produzione dei cesti e delle tipiche “pagliarelle” (telai di legno riempiti di paglia) utilizzate in passato per proteggere le delicate piante d’agrumi della Penisola Sorrentina dal gelo invernale. Monte Comune può essere raggiunto mediante sentieri o mulattiere che partono da varie frazioni della parte collinare di Vico Equense: da Arola, da Preazzano, da Ticciano  e da Santa Maria del Castello; tutti questi itinerari sono particolarmente suggestivi e ricchi di motivi d’interesse naturalistico, attraversando boschetti di castagno e radure in cui spiccano in primavera estese fioriture di anemoni (Anemone apennina), narcisi (Narcissus poeticus), crochi (Crocus imperati) e numerose specie d’orchidee. Dalla cima di Monte Comune il panorama è splendido, spaziando dal Golfo di Napoli a quello di Salemo, dal Vesuvio alle isole di Ischia e Capri, sino a Punta Licosa

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